Nel corso della storia, la ricerca per comprendere le origini della vita e della mente ha sfidato sia la scienza che la filosofia. Questo libro nasce da tale sforzo, proponendo una riflessione che unisce l'osservazione rigorosa e il ragionamento logico con una visione che riconosce un'intelligenza superiore come causa prima dell'esistenza. Partendo dai fatti noti dell'evoluzione organica, l'autore analizza i processi che hanno modellato il mondo naturale, dimostrando che gli stessi dati che sostengono la teoria dell'evoluzione possono anche indicare un'origine intelligente e intenzionale.
L'opera non si limita a descrivere l'ascesa della vita dalle forme più semplici fino all'essere umano. Propone un'interpretazione che considera la mente come precedente all'organismo fisico, presente fin dai primi esseri unicellulari. L'intelligenza che si manifesta negli istinti più primitivi, la capacità di adattamento all'ambiente e la costante direzione verso il progresso evolutivo sono presentate come segni di una forza creativa attiva e persistente.
Esplorando le caratteristiche della mente umana, l'autore distingue due dimensioni: una oggettiva, cosciente e razionale, e l'altra soggettiva, intuitiva e istintiva. Questa mente duale è vista come il risultato di una lunga storia di sviluppo, in cui ogni passo dell'evoluzione ha contribuito alla formazione delle facoltà che oggi definiscono l'essere umano.
Lo sviluppo del cervello, con la sua capacità di ragionamento e analisi, è considerato un progresso significativo, ma non l'inizio dell'intelligenza. Al contrario, gli istinti che hanno preceduto il pensiero logico sono visti come prove di un'intelligenza istintiva che ha preceduto la comparsa dell'organo cerebrale. Questa prospettiva rafforza l'idea che la vita mentale non è un sottoprodotto accidentale della materia, ma un'espressione continua di un ordine superiore.
Il testo discute anche il ruolo dell'ereditarietà come anello fondamentale tra tutte le forme di vita, dimostrando che le facoltà umane erano potenzialmente presenti anche negli organismi più semplici. L'ontogenesi, lo sviluppo dell'individuo, è presentata come uno specchio della storia evolutiva della specie, una testimonianza concreta dell'unità del processo vitale.
L'autore valorizza i progressi scientifici e riconosce l'importanza della ricerca empirica, ricorrendo a dati provenienti da fonti ampiamente accettate per fondare la sua analisi. Tuttavia, guardando a questi stessi dati, offre una lettura che sfida le spiegazioni basate solo sul caso o su cause materiali cieche. Egli propone che l'evoluzione segua leggi naturali, ma che queste leggi siano espressione di una volontà intelligente, che opera in modo continuo e coerente.
Alla fine, il lettore è portato a considerare la possibilità che la mente umana, con le sue capacità più elevate di amore, memoria e intuizione, sia un riflesso di una Mente universale. Questa lettura cerca di conciliare la conoscenza scientifica con una visione spirituale dell'esistenza, aprendo la strada a una comprensione più ampia della nostra origine e del nostro destino.
A.R.Ribeiro.
(Tag: filosofia della scienza, origine della vita, neuroscienze, spiritualità, psicologia evolutiva, ontogenesi e filogenesi, teoria dell'evoluzione, eredità, teologia naturale)