"Adriano, tu hai un dono, non lasciarlo perdere. Gioca. Gioca sul serio. In una squadra vera." Quando rimane orfano, Adriano Ferreira Pinto ├и un ragazzino. Da anni lavora come operaio in un mattonificio. Estrae a mano mattoni bollenti dal ventre infuocato di una fornace dieci ore al giorno. Un lavoro durissimo, ma che gli lascia la domenica libera. E durante il giorno di riposo pu├▓ dedicarsi alla sua vera passione: giocare a calcio con gli amici del quartiere. Perch├й Adriano ama giocare a calcio. Se non fosse poverissimo non farebbe altro da mattina a sera. Ma le necessit├а della famiglia vengono prima di tutto. Prima della sua felicit├а, prima dei suoi diritti di ragazzo.
Un bel giorno c'├и il torneo fra i quartieri della citt├а di Port Ferreira. Lui e il fratello Edievaldo si iscrivono con la loro squadretta di amici. Adriano ├и il centravanti della Lotto Selvaggio, e segna. Segna a ripetizione. La sera prima della finale, a casa Pinto bussa un signore che di mestiere fa l'osservatore per la Uni├гo S├гo Jo├гo, una squadra di terza divisione. In quel momento Adriano capisce che pap├а aveva ragione... Volevo solo giocare a calcio ├и la vera storia di Adriano Ferreira Pinto, stella brasiliana del l'Atalanta.
Pinto non ├и Cristiano Ronaldo o Wayne Rooney. Per├▓ la sua vicenda personale assomiglia davvero a una favola, per come inizia e per come finisce. ├И la storia di un ragazzo di grande talento e di sani valori che riesce a diventare un calciatore nonostante la vita lo faccia partire con parecchi "punti di penalizzazione": la povert├а, la perdita del pap├а, l'invidia altrui, la sfortuna. Ma il suo sogno, che ├и lo stesso che accende il cuore di milioni di ragazzini, ├и pi├╣ forte di tutto.
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