Madame Bovary âĒ SalammbÃī âĒ Lâeducazione sentimentale (con le âappendiciâ Memorie di un pazzo e Novembre) âĒ La tentazione di santâAntonio âĒ Tre racconti âĒ Bouvard e PÃĐcuchet
Con un saggio di Marcel Proust
Edizioni integrali
A cura di Massimo Colesanti
Fra i piÃđ grandi scrittori moderni, Flaubert ÃĻ considerato un realista. Ma lâimpegno di esattezza, la documentazione, lâimpersonalità nascono da una posizione esistenziale di rifiuto pessimistico della realtà . E questi canoni della sua arte sono osservati e sofferti, sono martirio e compenso del suo desiderio di perfezione, di assoluto. Avrebbe voluto scrivere un libro su nulla, perchÃĐ lâimportante non ÃĻ la materia, ma lâopera da realizzare nella scrittura. La norma ÃĻ per lui un antidoto contro la realtà ripugnante: vi si costringe dentro, ma anela ad esserne fuori. Ha scritto e riscritto, per cosÃŽ dire, un unico libro, sul doppio registro ora della scarnificazione della realtà contemporanea (Madame Bovary, Lâeducazione sentimentale), ora di evasione lirica, storica e immaginaria (SalammbÃī), ironica e tormentata (La tentazione di santâAntonio), raffinatamente stilistica (Tre racconti). E come testamento ci ha lasciato Bouvard e PÃĐcuchet, una satira feroce della stupidità umana.
Gustave Flaubert
nacque nel 1821 a Rouen. IniziÃē giovanissimo a scrivere racconti, novelle e piÃĻces storiche. Nel 1840 si iscrisse alla facoltà di legge di Parigi, ma non terminÃē gli studi. A questo periodo risalgono i primi contatti con i circoli letterari della capitale. Nel 1846 tornerà nella provincia di Rouen, dove morirà nel 1880.