Chi minaccia (o promette) secessioni puÃ˛ risparmiarsi la fatica: l'Italia è già spaccata. Almeno in due. Nord e Sud sono mondi diversissimi, che a volte si odiano, quasi sempre non si capiscono e di sicuro non sembrano appartenere allo stesso Paese. E se si puÃ˛ sorridere di striscioni e cori da stadio come "Garibaldi, perchÊ?", i numeri delle impari opportunità sono serissimi: il reddito medio in Val d'Aosta supera i 18.000 euro, in Basilicata non arriva agli 11.000. La Lombardia ha circa 27.000 posti nei suoi asili nido, il Molise poco piÚ di 200. Un processo in appello puÃ˛ durare 369 giorni a Bolzano, 2185 a Reggio Calabria, dove perÃ˛ alcune procure sono sotto organico fino a un devastante 100 per cento. E cosÃŦ via in altri campi: istruzione, amministrazione pubblica, lavoro, persino lo sport. Non stupisce che in un anno 120.000 cittadini siano emigrati da un'Italia all'altra: è uno stato di emergenza. La classe politica lo sa? Certo, ma proviene quasi esclusivamente dal Nord, visto che al Sud sembrano non fidarsi piÚ dei politici meridionali. In questo libro, Giovanni Floris ci accompagna alla scoperta della penisola che crediamo di conoscere, analizzando le realtà sconcertanti, i dati preoccupanti, le curiosità e gli scandali di una nazione la cui unica gestione unitaria efficiente a volte sembra quella del crimine organizzato. L'Italia che sogna il federalismo e pratica l'evasione, l'Italia che chiede la meritocrazia e cerca le scorciatoie, l'Italia che si sente diversa da sÊ ma che a se stessa è uguale da 150 anni. E che ha la possibilità di una riscossa, legata a un salto di volontà : rimettere in moto una politica pigra e affrontare riforme coraggiose. L'inno nazionale che cantiamo è stato adottato in via provvisoria nel 1946. Forse è ora di rendere definitiva, e soprattutto operativa, l'unità d'Italia.