Questa singolarissima opera รจ un libro nel libro, insieme parassitario e autonomo, in cui il Manganelli scrittore da un lato illumina "Pinocchio" di una luce nuova e dallโaltro dร forma allโennesimo paesaggio della sua poetica โ paesaggio ancora una volta lunare, comico e alieno. Il classico di Collodi diventa cosรฌ piรน terrificante ma anche piรน euforico, piรน enigmatico ma anche piรน carico di rivelazioni, piรน cupo ma anche piรน ricco di risonanze metaforiche e simboliche. E in particolare il percorso di Pinocchio, personaggio insieme umano, animale, vegetale e ultraterreno, mosso fin dallโinizio da ยซuna vocazione metamorfica e insieme teatraleยป, da un ยซocculto, multiforme, futuroยป. Questo percorso, infatti, altro non รจ se non lโattraversamento dellโErebo, del Regno dei Morti, che ha il suo centro nel cuore nero del libro, ma che si estende a tutta la topografia collodiana, dal bosco verde scuro in cui biancheggia la casa mortuaria della Fata alla campagna popolata di faine dove Pinocchio fa il cane da guardia. Libro notturno, di una notte definitiva (dove il giorno รจ solo ยซrecitatoยป da sarcastici lampi temporaleschi), il Pinocchio di Manganelli non si chiude con la trasformazione edificante della vulgata, giacchรฉ il ragazzo in carne e ossa non sostituisce il burattino e non ne รจ la resurrezione: dovrร invece conviverci, con quella ยซreliquia prodigiosaยป, con quel legno che ยซcontinuerร a sfidarloยป.