Ora dormono

¡ Giulio Einaudi Editore
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210
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Capita a tutti, prima o poi, di sfogliare l'album di famiglia. Le pagine di Alessio Cremonini, perÃ˛, raccontano una storia eccezionale. Il prozio Karl che partecipa al Putsch di Monaco ed è fra i primi tesserati del partito nazista; la visita di GÃļring, con la bisnonna che alza al massimo il volume di Radio Londra; il nonno Bruno salvato dalla carneficina di Stalingrado, poi responsabile della propaganda radiofonica della Repubblica di SalÃ˛; Laura diciassettenne che attraversa la linea gotica pur di raggiungerlo; Milano sotto le bombe, la cena con Karajan, la ferocia dei fascisti a un passo dalla fine. Sfilano sotto gli occhi del lettore, come fossero in pellicola, le sequenze piÃē drammatiche della storia del Novecento. Cosí quell'incredibile album di famiglia diventa vivido e animato: il libro che si puÃ˛ scrivere soltanto una volta nella vita.

Una famiglia liberale e progressista, nella Germania degli anni Venti, è una famiglia in pericolo. Il nazismo è un morbo che prolifera in fretta, anche in luoghi insospettabili come la clinica psichiatrica dei Lang. Il figlio maggiore, Karl, è un nazista della prima ora, che partecipa giovanissimo al Putsch di Monaco e appena puÃ˛ diventa membro del partito con la tessera numero 690. A casa si vergognano di lui, ma la sua ascesa è iniziata: quella tessera equivale a uno strumento di potere, il lasciapassare che condurrà Karl fino ai vertici dello Stato. Sembra l'innesco di un romanzo sul Terzo Reich, ma è la storia - vera, ricordata, tramandata, e poi reinventata - degli antenati di Alessio Cremonini. Suo nonno Bruno è l'altro figlio, il fratello minore di Karl. E tutto ciÃ˛ che ha attraversato se l'è portato dentro fino alla fine, come un segreto di cui dire il meno possibile per tutelare i vivi e i morti. Eppure quella storia non è andata perduta: partendo da un diario scoperto per caso, da un plico di lettere e da qualche vecchio filmato girato dal nonno, a raccoglierla è il nipote regista, che da ragazzo lo tempestava di domande e adesso ricompone il quadro della memoria familiare e collettiva. Alessio Cremonini si muove sulla pagina come dietro alla macchina da presa: ora che tutti dormono insieme ai loro slanci, le loro battaglie e le loro colpe, quello che scorre sotto i suoi occhi è il grande film della storia con la S maiuscola.

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