Mangia con il pane

ยท Edizioni Mondadori
2.7
3 เด…เดตเดฒเต‹เด•เดจเด™เตเด™เตพ
เด‡-เดฌเตเด•เตเด•เต
204
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ยซLa vita รจ un film a lieto fine, basta restare onesti e non mollare maiยป amava ripetere Paolo Farinetti, il ยซcomandante Paoloยป che, a capo della XXI brigata Matteotti ยซFratelli Ambrogioยป, combattรฉ i nazifascisti sulle colline delle Langhe durante la Resistenza. E infatti, lui non ha mai mollato, nรฉ allora nรฉ dopo. Perchรฉ Paolo, quella scelta di battersi per la giustizia e per la libertร  l'ha fatta una volta per tutte. Nato da poverissimi contadini su quelle colline della ยซmaloraยป rese celebri da Fenoglio, il ventenne Paolo, colpito da una brutta peritonite, alla fine del 1943 rifiuta di tornare sotto le armi e sceglie di diventare un ยซribelleยป e di ยซsalire in montagnaยป. Dove l'iniziale avversione per la retorica guerrafondaia del fascismo matura presto in una coscienza politica chiarissima: lui e i compagni che hanno condiviso la sua scelta sono lรฌ perchรฉ vogliono un'Italia diversa, piรน libera e giusta. Dapprima inquadrato nelle formazioni autonome del comandante ยซazzurroยป Mauri, Paolo, con un'intuizione decisiva, sposta il teatro operativo del suo gruppo dalla montagna alle piรน familiari colline albesi e alla bassa Langa, dove puรฒ contare non solo sulla conoscenza del territorio ma soprattutto sul sostegno della ยซsuaยป gente pronta a offrirgli collaborazione, riparo, cibo, abiti, informazioni. Diventato il carismatico ยซcomandante Paoloยป grazie alla capacitร  di conciliare il coraggio indomito con la prudenza e l'umanitร , compie gesta tanto spericolate ed eclatanti da suscitare presto intorno a lui e alla sua brigata un alone di leggenda. Anche perchรฉ usa la forza solo se necessario, preferendo catturare prigionieri da scambiare piuttosto che uccidere. Sono imprese giudicate quasi impossibili, come i sabotaggi alla linea ferroviaria che porta ad Asti, o che hanno il sapore della beffa, come la liberazione dal carcere del capoluogo langhese di una dozzina di partigiani condannati a morte, messa a segno senza sparare un solo colpo. E poi, nell'ottobre 1944, la partecipazione alla prima occupazione di Alba, durata solo ventitrรฉ giorni, ai quali seguirono i rastrellamenti a tappeto e le ritorsioni dei nazifasciti in un autunno e un inverno durissimi. Fino al successivo tentativo di riprendere la cittร , azione durante la quale una sventagliata di mitra lo colpisce a una gamba. E proprio da ferito, su una scalcinata ambulanza, entrerร  in Alba, definitivamente liberata il 26 aprile 1945. La sua epopea rivive oggi nel racconto appassionato e appassionante che ne fa il figlio Oscar, che per la prima volta dร  voce ai ricordi di quei mesi, ascoltati dalla viva voce del padre, rivelando alcuni particolari inediti del ยซtesoro della IV armataยป e del controverso episodio della rapina del '46 in cui lui fu ingiustamente coinvolto. Quel padre che partigiano lo รจ stato per sempre, le cui regole di vita erano semplici ma inderogabili: le persone sono piรน importanti delle cose, i dubbi sono meglio delle certezze e le critiche meglio dell'adulazione, distingui tra il difficile e l'impossibile e sappi individuare le prioritร , non mollare mai. Regole riassumibili in quel ยซmangia con il paneยป, il mantra che Oscar si รจ sentito ripetere spesso dalla nonna paterna Teresa, vero filo rosso di una filosofia di vita che attraversa le generazioni della famiglia Farinetti.

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Kobo เด‡-เดฑเต€เดกเดฑเตเด•เตพ เดชเต‹เดฒเตเดณเตเดณ เด‡-เด‡เด™เตเด•เต เด‰เดชเด•เดฐเดฃเด™เตเด™เดณเดฟเตฝ เดตเดพเดฏเดฟเด•เตเด•เดพเตป เด’เดฐเต เดซเดฏเตฝ เดกเต—เตบเดฒเต‹เดกเต เดšเต†เดฏเตเดคเต เด…เดคเต เดจเดฟเด™เตเด™เดณเตเดŸเต† เด‰เดชเด•เดฐเดฃเดคเตเดคเดฟเดฒเต‡เด•เตเด•เต เด•เตˆเดฎเดพเดฑเต‡เดฃเตเดŸเดคเตเดฃเตเดŸเต. เดชเดฟเดจเตเดคเตเดฃเดฏเตเดณเตเดณ เด‡-เดฑเต€เดกเดฑเตเด•เดณเดฟเดฒเต‡เด•เตเด•เต เดซเดฏเดฒเตเด•เตพ เด•เตˆเดฎเดพเดฑเดพเตป, เดธเดนเดพเดฏ เด•เต‡เดจเตเดฆเตเดฐเดคเตเดคเดฟเดฒเตเดณเตเดณ เดตเดฟเดถเดฆเดฎเดพเดฏ เดจเดฟเตผเดฆเตเดฆเต‡เดถเด™เตเด™เตพ เดซเต‹เดณเต‹ เดšเต†เดฏเตเดฏเตเด•.