Le mani di Mr. Ottermole

Polillo Editore
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Qual ÃĻ il piÃđ bel racconto giallo di tutti i tempi? Difficile a dirsi, eppure quasi mezzo secolo fa, in piena epoca d’oro del mystery, due maestri del genere, Ellery Queen e John Dickson Carr, decisero di dare una risposta a quel quesito. Presero carta e penna e domandarono ad amici editori, colleghi scrittori, critici letterari e librai di indicare quali fossero, a loro avviso, i migliori racconti gialli mai scritti. I titoli segnalati dai 12 giurati, tra cui gli stessi Queen e Carr, furono 83. Il vincitore, con 8 voti, fu Le mani di Mr. Ottermole dell’inglese Thomas Burke, che superÃē di due voti La lega dei capelli rossi di Sir Arthur Conan Doyle, La lettera scarlatta di Edgar Allan Poe e Il caso vendicatore di Anthony Berkeley. Forse, nel corso del tempo, qualcuno avrà cambiato idea, ma non Ellery Queen che, a distanza di anni, ribadÃŽ il suo entusiastico giudizio con una definitiva quanto lapidaria affermazione: “Nessun racconto piÃđ bello ÃĻ mai stato scritto. Punto”. E allora accingiamoci a seguire il passo stanco di Mr. Whybrow che a Londra, in una fredda sera di gennaio, sta tornando a casa. E mentre cammina, Mr. Whybrow pregusta il tÃĻ caldo che lo aspetta e immagina il fuoco che scoppietta nel camino. Non manca molto, ormai, già intravede le finestre della sua abitazione, ma non sa che poco piÃđ avanti... BenchÃĐ scritto nel 1931, il racconto resta ancora oggi un modello difficile da eguagliare.

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[Sidney] Thomas Burke (1886-1945), nato in un sobborgo di Londra e divenuto orfano di padre poco dopo la nascita, trascorse l’infanzia prima presso uno zio, poi in orfanotrofio. A 15 anni cominciÃē a lavorare come ragazzo d’ufficio e nel contempo pubblicÃē il suo primo racconto su una rivista. Affascinato fin da bambino dall’East End, all’epoca la zona piÃđ povera e malfamata di Londra, nel 1915 diede alle stampe Nights in Town: A London Autobiography, in cui descriveva la vita notturna in quei quartieri, ma si affermÃē come scrittore l’anno dopo con Limehouse Nights, una raccolta di crime stories violente, melodrammatiche e dal sapore esotico ambientate a Limehouse, un’area portuale popolata da immigrati cinesi. I racconti, pur tacciati d’immoralità, riscossero un notevole successo di critica e gli valsero l’appellativo di “cantore di Chinatown”. Il libro attirÃē l’attenzione del grande regista americano D. W. Griffith che trasse due celebri film muti da alcuni racconti. Oltre a numerose raccolte che ricalcavano il modello e lo stile della prima, Burke dedicÃē alla “sua” Londra proletaria saggi, poesie, guide e persino canzoni. Tre sono stati i suoi contributi fondamentali alla narrativa poliziesca: il romanzo breve Murder at Elstree (1936) e i racconti Murder under the Crooked Spire (1935) e Le mani di Mr. Ottermole (The Hands of Mr. Ottermole, 1931) che lo ha consegnato all’immortalità.

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