Come disse Corrado Alvaro, тАЬla forza della Calabria ├и nella sua struttura famigliareтАЭ. La famiglia ├и spinta vitale, il campo del suo genio, il suo dramma e la sua poesia. I figli rappresentano un continuo atto di fede nella vita, una promessa e una speranza, una forza che deve correggere il destino individuale dei padri. A Petron├а, un freddo e screpolato solco della Calabria, vive la famiglia Manfredi: il padre Anselmo e la madre Lia, le quattro figlie Maria, Pina, Mina e Aurora, e l'unico figlio maschio Benio. La casa ├и il teatro delle loro storie, fatto di nascite, morti, riti, preghiere, petrosi silenzi e baraonde domestiche, di parole strane e fantasiose che rotolano veloci dalle bocche, di un Sud che sembra immaginato ma che in realt├а ├и verissimo. L'esordiente Angela Bubba, vent'anni appena, con una scrittura vitale e sorprendente, inzuppata di un dialetto che prende l'energia di una lingua nuova, racconta in modo epico e poetico la storia di una famiglia calabrese, spassosa e infernale, piena di uomini scriteriati e molli, тАЬdagli occhi stretti e vinosiтАЭ, di donne antiche e virili, primordialmente femminili, che arrivano da un passato favoloso come attraverso una seduta spiritica. La casa ├и un'orchestra di voci, cadenze, urla, pianti, rimbrotti, un'animata e stupefacente concertazione.