L'albero di Goethe
Salani
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Goethe amava passeggiare nei dintorni di Weimar, e si sedeva spesso a scrivere all'ombra di un faggio. Fu nei pressi di quel luogo che nel 1937 i nazisti costruirono il campo di concentramento di Buchenwald; quell'albero divenne testimone di atrocità e orrori che ben presto cancellarono ogni ricordo di poesia. CosÃŽ come il quattordicenne Willi, che, strappato bruscamente alla sua vita, viene internato per aver distribuito volantini e finisce con l'assistere alla degradazione di tutto ciÃē che ÃĻ umano: la solidarietà , la speranza, l'amicizia, travolte dalla nuda necessità di sopravvivere. Nel campo valgono poche regole ferree: solo i forti ce la fanno, solo chi vende il proprio corpo in cambio di favori puÃē andare avanti per se stesso e per gli altri. Il piÃđ forte di tutti ÃĻ Bubi, che offre se stesso quotidianamente nel mercato di carne umana del lager; ma un giorno quello stesso sacrificio viene chiesto a Willi? Helga Schneider sfida se stessa e i lettori e racconta con commozione, dolore e speranza, ma soprattutto con grandissima umanità e delicatezza, un momento della nostra Storia recente in cui tutto ciÃē che ci rende umani ha rischiato di essere annientato per sempre; e lo racconta perchÃĐ nessuno dimentichi, perchÃĐ tutti lo sappiano, perchÃĐ mai piÃđ si ripeta, nel presente e nel futuro.
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Nel 1998, a 58 anni, Helga Schneider ha conquistato il successo letterario con Il rogo di Berlino. Da allora, ÂŦlâimpellente desiderio di narrare di Helga Schneider ÃĻ esploso con lâenergia di un fiume in piena... con risultati brillanti e varie traduzioni in Europa, negli Stati Uniti, in Brasile, Giappone e CinaÂŧ (Elle). Tra i suoi titoli piÃđ famosi, oltre a Il rogo di Berlino e Lasciami andare, madre (Adelphi), ricordiamo Io, piccola ospite del FÞhrer e Il piccolo Adolf non aveva le ciglia (Einaudi) e, per Salani, Stelle di cannella, Lâalbero di Goethe, Heike riprende a respirare, La baracca dei tristi piaceri, Rosel e la strana famiglia del signor Kreutzberg, I miei ventâanni e Lâinutile zavorra dei sentimenti.
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