Iram dalle alte colonne

Edizioni Lindau
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"Iram dalle alte colonne" è il risultato di un'importante incursione del suo autore nei campi della mistica. In esso Gibran cerca di riversare in uno stampo dialogico-narrativo le conclusioni cui nella sua elaborazione teorica era giunto fino a quel momento riguardo alla provenienza, alla vita e alla meta finale dell'uomo; conclusioni che potrebbero essere riassunte nelle formule che seguono. Tutto ciÃ˛ che esiste al di fuori dell'uomo esiste del pari dentro di lui, e viceversa, senza che si dia alcuna barriera tra le cose, per quanto vicinissime o lontanissime, somme o infime, gigantesche o minuscole. Alla conoscenza delle cose (qualunque sia il credo professato, dal momento che tutte le religioni sono in realtà una sola) si giunge percorrendo la strada del desiderio ardente, il quale è possibile a tutti: infatti ogni uomo puÃ˛ desiderare, fino al punto in cui il desiderio strappi il velo dell'apparenza. Allora l'uomo vede il proprio SÊ. – Younis Tawfik e Roberto Rossi Testa

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Kahlil Gibran, nato nel 1883 in una modesta famiglia cristiana del Libano, nel 1894 conosce la dura realtà dell'emigrazione verso gli Stati Uniti. Quando arriva in America, della sua lingua di origine conosce ÂĢpoco piÚ che le lettere dell'alfabetoÂģ. Per questo nel 1897 torna in Libano a studiare lingua e tradizioni arabe. Qui trascorre l'adolescenza e da questo soggiorno deriva il suo doppio registro espressivo, orientale e occidentale. Nel 1908 è a Parigi dove completa la sua formazione di scrittore e di pittore. Ritornato in America, muore a New York nel 1931. Delle sue molte opere, oltre a "Cose strane e meravigliose" (raccolta che contiene "Iram dalle alte colonne") ci limitiamo a ricordare la piÚ celebre: "Il Profeta".

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