I soliti idioti

· Edizioni Mondadori
4.0
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216
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"Mi presento. So' Ruggero de Ceglie, imprenditore. C'ho pure un fijo che se chiama Gianluca ed ÃĻ un po' stronzo. Sta sempre su Facebruk a premÃĻ i bottoni e pensa solo ai bruchi. Ogni tanto lo guardo e penso: "Fai quarcosa, esci, divertiti, vai a puttane, qualunque cosa! Dài cazzo, Gianluca!!!"
C'ÃĻ Ruggero, ovviamente, in questo primo libro dei Soliti Idioti. Ma ci sono anche Patrick e Alexio che discutono sul senso della vita: "Minchia - figa - la vita! CioÃĻ - figa! L-a v-i-t-a! Figa! Minchia e la morte?! Porco dighel - la morte - Minchia la morte ammazzati! Figa la morte ucciditi. Minchia e dopo la morte? Minchia boooh".
Ci sono NiccolÃē e Gigetto con i loro temini: "Titolo: Il mio migliore amico. Svolgimento: Il mio migliore amico ÃĻ la droga." I due preti che propongono un piano di marketing per rilanciare la Chiesa con il "Vangelo secondo Boi-Giorgio". Giampietro e Marialuce nel "torneino di tennissino", un fotoromanzo immoralista e imperdibile. La postina che tortura il povero Sebastiano con i suoi "dica..." fra le strisce di un divertentissimo fumetto. E poi i quindi-quindi, il precario, la ministra... E Fabio e Fabio che rispondono alla rubrica "Il mammo" sulla gravidanza omosessuale. (SÃŽ! Hai letto bene: "Omosessuale". Be'?! Che c'ÃĻ?! Per caso ti dà fastidio la parola "o-m-o-s-e-s-s-u-a-l-e"?!). I Soliti Idioti hanno raccolto in questo libro il meglio della loro dirompente creatività, della loro splendida cattiveria, del loro anarchico cinismo. Ogni capitolo ÃĻ una coppia di personaggi, ogni coppia di personaggi un vizio, un difetto, un occhio impietoso che ci spia, una maschera che ci rappresenta, che orrendamente ci assomiglia. E forse proprio per questo ci fa morire dal ridere.

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