Ricorda come la teoria sia nata dalle esigenze dell'analisi matematica e come sia legata al problema dei fondamenti; discute il riduzionismo e presenta anche la teoria alternativa rivale delle categorie.
Distingue la teoria propria dell'infinito dal linguaggio insiemistico che pervade la matematica.
Nelle applicazioni si insiste sul principio di induzione e sulle definizioni induttive, e sulla derivazione delle proprietà degli insiemi finiti, con tutte le definizioni equivalenti di finito, e si indica lo studio delle versioni effettive dei risultati teorici, in particolare la definizione esplicita di funzioni ed enumerazioni, fino gettare un ponte con la teoria della calcolabilità, in vista dell'insegnamento.