Michel Onfray, coerente con sÊ stesso, prende di mira in questo libro una religione che, ancor piÚ dei monoteismi del suo Trattato di ateologia, sembra dover ancora avere vita lunga e felice. Questa religione è la psicoanalisi, e piÚ in particolare il freudismo. Lâidea di Onfray è semplice e radicale: Freud ha tentato di costruire una scienza e non vi è riuscito; ha voluto provare che lâinconscio ha le sue leggi, la sua logica intrinseca, puÃ˛ essere studiato mediante protocolli che riteneva scientifici, e tuttavia ha mentito, per potersi fregiare degli emblemi della scientificità . Tutto ciÃ˛ merita una controinchiesta: ed è lâobiettivo che Onfray si pone. Con il rigore e la pazienza di un archivista, riprende daccapo in mano i testi sacri della nuova Chiesa. E senza timore dello stigma che si sarebbe senzâaltro procurato, li mette a confronto con le testimonianze e ne esamina le contraddizioni. Il bilancio è terribile: la psicoanalisi è unâappendice della psicologia, della letteratura, della filosofia, ma non puÃ˛ assolutamente aspirare allo statuto di scienza ÂĢduraÂģ. Accolto in Francia da un enorme successo di pubblico â che si avvia a superare quello del Trattato di ateologia â e unâondata di critiche feroci, Crepuscolo di un idolo è Onfray al suo meglio: un pensatore che della decostruzione di grandi miti del nostro (e di ogni) tempo fa una battaglia per la libera ricerca della felicità terrena.