Carthago

¡ Edizioni Mondadori
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480
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Nel 218 a.C. Cartagine non è piÚ la potenza che ha regnato incontrastata per cinquecento anni sul Mediterraneo: la disfatta patita nella Prima guerra punica ha fatto di Roma la nuova signora dei mari e delle terre conosciute fino a Oriente. L'orgoglio dei cartaginesi, perÃ˛, reclama vendetta. Il giovane Annibale, cresciuto nell'odio per i romani, decide di sfidare apertamente l'Urbe e attacca la città di Sagunto, violando la tregua. Dopo avere approntato un esercito formidabile, che si avvale del supporto degli elefanti, parte per una marcia impossibile che lo porterà a varcare i Pirenei e le Alpi, per scendere nella Gallia Cisalpina e affrontare Roma sul suo territorio. Il piano di Annibale appare folle e senza speranza. Solo un uomo fra i romani sa di trovarsi di fronte al piÚ temibile avversario che la Repubblica abbia mai conosciuto: è Publio Cornelio Scipione, figlio del console Scipione, affascinato dall'abilità e dall'intelligenza dimostrate da Annibale. Quando gli eserciti di Cartagine e di Roma si affrontano nella battaglia del Ticino, il giovane condottiero romano capisce che per poterlo sconfiggere occorre studiare tutto di lui e della sua tattica di guerra.
Inizia cosÃŦ un confronto a distanza destinato a durare quindici anni, fino alla resa dei conti a Zama, sulle coste dell'Africa, quando Annibale e Scipione si sfidano in campo aperto, decisi a dimostrare il loro valore in uno scontro che segnerà il destino dei loro popoli. Annibale ha dalla sua la forza, il coraggio e l'intelligenza che gli hanno sempre consentito di prevalere sulle legioni romane; Scipione puÃ˛ contare sulla determinazione che non l'ha mai fatto arretrare davanti al pericolo cartaginese, e soprattutto su un'intelligenza tattica fuori del comune.
Franco Forte si addentra in questa logorante guerra per il dominio sul Mediterraneo per ritrarre con occhio lucido e stile deciso gli opposti demoni che agitano i due eterni rivali, le loro aspirazioni, i desideri e le passioni, spingendoci a parteggiare di volta in volta per l'uno o per l'altro. Mentre sopra tutto e tutti campeggia Roma, capace, dopo ogni sconfitta, di risorgere dalle proprie ceneri.

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