La mente umana, con la sua impareggiabile capacità di creazione e costruzione, è il principale motore del progresso individuale e collettivo. La relazione tra la mente e l'essere umano, benché riconosciuta, ha iniziato solo di recente a essere pienamente compresa, rivelandosi un elemento essenziale per tutte le dimensioni della vita.

Le differenze tra gli esseri umani, come quelle tra illuminati e ignoranti, sono attribuite al funzionamento della mente e alla qualità dei suoi pensieri. La mente è responsabile di ogni aspetto della civiltà, dall'evoluzione delle abitudini e dei costumi all'invenzione di strumenti, allo sviluppo dell'arte e alla costruzione dell'architettura. Tutto ciò che si manifesta nella società, sia nella letteratura, nella scienza, nella musica, nelle arti visive o in qualsiasi altra espressione creativa, è il risultato diretto dell'azione mentale.

La mente non si limita al campo delle idee o delle creazioni astratte, ma è anche la forza che governa il corpo. Il pensiero precede tutte le azioni, sia fisiche che mentali, e la mente si rivela responsabile del coordinamento e dell'esecuzione dei movimenti del corpo. La connessione tra mente e corpo è profonda e complessa: la mente esercita un controllo sul corpo anche in assenza di stimoli esterni. La scienza ha già riconosciuto che la mente governa la vita umana in modi sottili, spesso al di là della comprensione, e che attraverso il controllo mentale l'individuo può raggiungere grandi risultati. Il potere della mente, se compreso e diretto, può trasformare la realtà fisica ed emotiva di chi lo esercita.

Ogni pensiero, consapevole o meno, provoca una reazione nel corpo. L'azione mentale precede sempre quella fisica. Per esempio, il semplice atto di alzare la mano inizia nella mente che, senza bisogno di un comando esplicito, invia l'ordine ai muscoli del corpo. Questo vale per tutte le azioni corporee, siano esse volontarie o automatiche. Il pensiero non solo precede le azioni intenzionali, ma influenza anche i processi corporei inconsci, come la digestione o la risposta alle emozioni. Questo fenomeno testimonia l'importanza della mente come agente di controllo della vita fisica.

Il controllo mentale, quindi, non si limita all'esecuzione di azioni fisiche. È anche essenziale per regolare la salute, le emozioni e la moralità. La mente plasma la percezione che l'individuo ha di sé e del mondo e, di conseguenza, influisce direttamente sul benessere fisico e mentale. I pensieri armoniosi favoriscono la salute e la vitalità, mentre quelli discordanti, come la rabbia o l'ansia, danneggiano il corpo e possono persino portare alla malattia. La mente, con il suo potere di influenzare lo stato fisico, può essere allenata a generare risposte più positive, promuovendo non solo l'equilibrio interno, ma anche il benessere e l'armonia nelle interazioni con gli altri.

La capacità di controllare i pensieri e di escludere quelli negativi è una pratica fondamentale per ottenere una vita piena e di successo. I pensieri negativi, come il dubbio o la paura, sono i principali ostacoli alla crescita personale e alla realizzazione degli obiettivi. La pratica di escludere questi pensieri, spesso in un processo continuo di autoconsapevolezza e disciplina mentale, è il modo per creare una mente equilibrata ed efficiente. Questo processo implica la capacità di rendersi conto della presenza di pensieri discordanti e di agire immediatamente per scartarli, evitando che si trasformino in schemi di pensiero dannosi.

L'armonia mentale, ottenuta attraverso il controllo consapevole dei pensieri, è la chiave della salute, del successo e della realizzazione personale. Quando la mente è diretta con concentrazione e disciplina, può creare una realtà più positiva, sia nella sfera personale che in quella sociale. La trasformazione mentale è quindi un fattore essenziale per migliorare tutti gli aspetti della vita umana, che si tratti di salute, relazioni interpersonali o sviluppo spirituale. Il controllo della mente è quindi un potere fondamentale, capace di plasmare il destino di ogni individuo.

A.R.Ribeiro.

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