Spesso lo stress è figlio della cattiva organizzazione, delle cattive abitudini o di una non corretta attitudine mentale nell’affrontare la vita e gli impegni.
In tutti i casi esiste sempre una soluzione e la prima cosa da fare è lavorare su se stessi: la soluzione siamo noi. Questo libro svela alcuni trucchi mentali e i rimedi pratici per la gestione dello stress e il conseguente miglioramento del rapporto con noi stessi e con gli altri.

Introduzione

Hai un sogno ricorrente: una vita senza stress. Poterti svegliare ogni giorno con la sensazione di essere in vacanza. Avere a disposizione le ore della giornata per fare tutto e solo ciò che ti piace e poter passare buona parte del tempo facendo un’unica azione: rilassarti. Nessuna data, nessun impegno, nessun calcolo. Nessun orologio né agenda. Tutto ciò, purtroppo, è irreale. Ma si può arrivare ad includere in ogni giornata un po’ di relax.
Bastano pochi minuti per volersi bene per poi ripartire alla grande. Pensa che l’unica cosa che ti allontana da questo non è il lavoro, non è la famiglia, non sono le persone che esigono qualcosa da te. Ma sei solamente tu. Tu che ti imponi di vivere di corsa. Tu che decidi di mettere sempre all’ultimo posto te stesso. Tu che pensi solo all’obiettivo, senza preoccuparti minimamente del percorso migliore per raggiungerlo. Arriva un momento in cui bisogna decidere di prendersi un po’ più cura di se stessi. Anche nella frenesia di tutti i giorni.

Ma è davvero possibile “distruggere” lo stress? Come insegna de Lavoiser, filosofo del Settecento, “tutto si trasforma” e così fa lo stress ma allora dove va a finire? Pacchetti vacanze per rilassarsi, stili di vita all’orientale e corsi aziendali per il controllo dello stress vanno sempre più di moda ma ciò che essi mirano realmente a fare non è distruggere lo stress ma trasformarlo in pura energia. Tutto sta nel ribaltare la prospettiva.
Lo stress è la reazione più naturale che ci sia di fronte ad una novità e ci aiuta a costruire la nostra vita in modo più consapevole, sano ed utile. Se fosse sano per il nostro fisico dormire due ore a note e lavorarne dodici, allora il nostro organismo non sarebbe predisposto a dirci nulla. Invece insorge lo stress che ci segnala il problema, come un semaforo giallo che indica di rallentare.

La vera rivoluzione sta nel considerarlo non più come un nemico, ma come un prezioso alleato. Guarda un fiore che sboccia: non si avverte alcuna fatica. Fa quello che va fatto. Tutto lì, è pura energia. Essenziale nella spontaneità.