L'ultima estate di Klingsor scritto dopo l'incontro di Hesse con la psicoanalisi conduce i personaggi verso l'accettazione del proprio posto nell'armonia dell'universo, luogo unico dove tutto ciò che esiste è bene. Il pittore Klingsor, a soli quarantadue anni, avverte che la sua intensa e luminosa esistenza non potrà durare a lungo, gravata da una vita troppo piena e appassionata. Questa sarà la sua ultima estate. Si immerge nel piacere e nell'agonia della pittura, trovando gioia e ossessione nella creazione artistica. Le sue giornate finali sono accompagnate dall'autenticità dell'amicizia, da un nuovo e delicato amore, e dalla bellezza di una natura che non teme l'abbandono. Con un animo irrequieto, Klingsor vive con veemenza, slancio e impazienza, cercando di trarre ogni istante vivido dalla vita e conferendo un significato rinnovato ad ogni preziosa ora.