In Klein e Wagner la descrizione della provincia sveva e del mondo artigianale diventa lo sfondo sul quale ai clichés della vita borghese si contrappone la figura del «viandante», capace - secondo Claudio Magris - di ridestare nei borghesi la «nostalgia delle lontananze». Temi approfonditi e scritti dopo l'incontro di Hesse con la psicoanalisi. In questo breve romanzo del 1920 l'ininterrotto processo di autoanalisi porterà i personaggi all'accettazione del proprio posto nell'armonia dell'universo, luogo unico dove tutto ciò che esiste è bene.