Confini ÃĻ una raccolta di testi poetici, una scelta di versi scritti nellâarco di quasi ventâanni, come la raccolta precedente (Terra del fuoco, 2011). à di nuovo un modo per rendere conto di una ricerca condotta al limite, fondata sulla fiducia che il mezzo poetico come le infinite forme linguistiche fornisce la libertà di affrontare ogni tema della realtà del mondo, interiore o oggettivo, interno o esterno che sia. Vi si ritrovano le emozioni, legate soprattutto allâamore e allâamicizia, ma anche i pensieri sulla realtà e sullâesperienza dellâimpegno civile. Anche quando vengono utilizzate le forme cosiddette chiuse come il sonetto o lâacre forma epigrammatica o i metri tradizionali come lâendecasillabo, sono interpretati con la libertà di una sperimentazione variegata e intessuti di irregolarità e anomalie.
à stato scritto che âla poesia ÃĻ il rifugio degli sconfittiâ (Cataldi, Introduzione) e che lâio lirico della raccolta ÃĻ âsconfitto dalla storia e dallo svilimento della politicaâ (Castellana, Prefazione). à pur vero, ma per quanto sconfitto e al confine della speranza lâessere umano, che si consegna in questi versi ancora vivo per quanto allo stremo, non si dichiara vinto. Continua a testimoniare anche da vecchio che nello smarrimento di orizzonte della civiltà occidentale sullâorlo dellâabisso câÃĻ sempre la possibilità di parlare ai propri simili, a chi ÃĻ prossimo, agli altri, che siano i grandi della tradizione letteraria o i piccoli delle relazioni minute o la donna amata. Insomma câÃĻ la ricerca di una possibilità per quanto compressa di riscatto e di libertà . à un invito ad attraversare il confine, il limite interiore e anche oggettivo, che ci divide dallâaltro.