Cento giorni

Cesario Picca · āļšāļĢāļĢāļĒāļēāļĒāđ‚āļ”āļĒāđ€āļŠāļĩāļĒāļ‡ AI āļ‚āļ­āļ‡ Isabella (āļˆāļēāļ Google)
āļŦāļ™āļąāļ‡āļŠāļ·āļ­āđ€āļŠāļĩāļĒāļ‡
9 āļŠāļĄ. 10 āļ™āļēāļ—āļĩ
āļ‰āļšāļąāļšāļŠāļĄāļšāļđāļĢāļ“āđŒ
āļĄāļĩāļŠāļīāļ—āļ˜āļīāđŒ
āļšāļĢāļĢāļĒāļēāļĒāđ‚āļ”āļĒ AI
āļ„āļ°āđāļ™āļ™āđāļĨāļ°āļĢāļĩāļ§āļīāļ§āđ„āļĄāđˆāđ„āļ”āđ‰āļĢāļąāļšāļāļēāļĢāļ•āļĢāļ§āļˆāļŠāļ­āļšāļĒāļ·āļ™āļĒāļąāļ™ Â āļ”āļđāļ‚āđ‰āļ­āļĄāļđāļĨāđ€āļžāļīāđˆāļĄāđ€āļ•āļīāļĄ
āļŸāļąāļ‡āļ•āļąāļ§āļ­āļĒāđˆāļēāļ‡āļĢāļ°āļĒāļ°āđ€āļ§āļĨāļē 30 āļ™āļēāļ—āļĩ āđ„āļ”āđ‰āļ—āļļāļāđ€āļĄāļ·āđˆāļ­āđāļĄāđ‰āļ‚āļ“āļ°āļ­āļ­āļŸāđ„āļĨāļ™āđŒÂ 
āđ€āļžāļīāđˆāļĄ

āđ€āļāļĩāđˆāļĒāļ§āļāļąāļšāļŦāļ™āļąāļ‡āļŠāļ·āļ­āđ€āļŠāļĩāļĒāļ‡āđ€āļĨāđˆāļĄāļ™āļĩāđ‰

L’amore e non la clonazione salverà l’umanità...

Un’intensa e passionale relazione tra una bella ragazza salentina e un affascinante lord scozzese avvolge il lettore nelle pieghe di quella sublime passione che tutto anima, tutto determina e tutto alimenta. Come scriveva la poetessa Elizabeth Barrett Browning, “chi ama, crede nell’impossibile”.

Ed ÃĻ anche per questo che le due protagoniste del romanzo non si arrendono all’imponderabile malgrado vengano segnate da una profonda quanto struggente storia d’amore. PerchÃĐ, se anche il destino dia l’impressione di accanirsi contro, regala loro la gioia di un’intensa emozione.

E le rende interpreti di un disegno che mira a perpetuare quel nobile sentimento nonostante il tentativo dell’uomo di smarcarsi dal giogo di colui che vede come un burattinaio per ergersi a dispensatore della vita attraverso la clonazione.

Quel progetto, perÃē, non puÃē portare buoni frutti. E da tale consapevolezza parte un’avventurosa corsa contro il tempo per salvare il mondo. Il destino dell’umanità ÃĻ nelle mani di queste due donne alle quali spetta il compito di ridare una speranza spegnendo le velleità divine di chi ÃĻ nato dalla polvere.

Con il romanzo Cento giorni, lo scrittore salentino Cesario Picca si allontana dai suoi gialli e dal cronista Rosario Saru Santacroce. E lo fa per affrontare un genere letterario che ha il suo fascino. Un romanzo d’amore che conserva, comunque, un’aura di mistero in un contesto escatologico.

āđ€āļāļĩāđˆāļĒāļ§āļāļąāļšāļœāļđāđ‰āđāļ•āđˆāļ‡

Cesario Picca ÃĻ salentino di origine e bolognese d’adozione. Per oltre vent’anni si ÃĻ occupato di cronaca nera e giudiziaria. La strada ÃĻ stata la sua casa, le lancette dell’orologio la sua schiavitÃđ, i fatti da raccontare il suo dio, il pubblico e i lettori i suoi unici padroni. Non c’erano nÃĐ feriali, nÃĐ festivi; nÃĐ vita privata, nÃĐ sociale. NÃĐ caldo, nÃĐ freddo; nÃĐ pioggia, nÃĐ vento; nÃĐ neve, nÃĐ tempesta che potessero fermarlo nella folle corsa alla ricerca di una storia da raccontare. 


Ora Cesario Picca scrive i gialli del cronista salentino Rosario (Saru) Santacroce, un personaggio esplosivo, razionale, qualche volta rude e politicamente non corretto. Un personaggio genuino, schietto e sincero che va dritto alla sostanza anche se non disdegna la forma; ama la vita, odia la falsità, l’ipocrisia e il finto buonismo. Ma il nuovo Cento giorni ÃĻ un romanzo d'amore e d'avventura in un contesto apocalittico.


Nel 2005 Cesario Picca ha pubblicato il saggio giuridico Senza bavaglio – L’evoluzione del concetto di libertà di stampa. Nel 2002 ÃĻ stato insignito del premio ‘Piero Passetti - cronista dell’anno’ grazie a un’inchiesta giornalistica con la quale ha svelato una mega truffa. È relatore o moderatore in numerosi convegni e partecipa a molte trasmissioni radiotelevisive. 

āđƒāļŦāđ‰āļ„āļ°āđāļ™āļ™āļŦāļ™āļąāļ‡āļŠāļ·āļ­āđ€āļŠāļĩāļĒāļ‡āļ™āļĩāđ‰

āđāļŠāļ”āļ‡āļ„āļ§āļēāļĄāđ€āļŦāđ‡āļ™āļ‚āļ­āļ‡āļ„āļļāļ“āđƒāļŦāđ‰āđ€āļĢāļēāļĢāļąāļšāļĢāļđāđ‰

āļ‚āđ‰āļ­āļĄāļđāļĨāļāļēāļĢāļŸāļąāļ‡

āļŠāļĄāļēāļĢāđŒāļ—āđ‚āļŸāļ™āđāļĨāļ°āđāļ—āđ‡āļšāđ€āļĨāđ‡āļ•
āļ•āļīāļ”āļ•āļąāđ‰āļ‡āđāļ­āļ› Google Play Books āļŠāļģāļŦāļĢāļąāļš Android āđāļĨāļ° iPad/iPhone āđāļ­āļ›āļˆāļ°āļ‹āļīāļ‡āļ„āđŒāđ‚āļ”āļĒāļ­āļąāļ•āđ‚āļ™āļĄāļąāļ•āļīāļāļąāļšāļšāļąāļāļŠāļĩāļ‚āļ­āļ‡āļ„āļļāļ“ āđāļĨāļ°āļŠāđˆāļ§āļĒāđƒāļŦāđ‰āļ„āļļāļ“āļ­āđˆāļēāļ™āđāļšāļšāļ­āļ­āļ™āđ„āļĨāļ™āđŒāļŦāļĢāļ·āļ­āļ­āļ­āļŸāđ„āļĨāļ™āđŒāđ„āļ”āđ‰āļ—āļļāļāļ—āļĩāđˆ
āđāļĨāđ‡āļ›āļ—āđ‡āļ­āļ›āđāļĨāļ°āļ„āļ­āļĄāļžāļīāļ§āđ€āļ•āļ­āļĢāđŒ
āļ„āļļāļ“āļŠāļēāļĄāļēāļĢāļ–āļ­āđˆāļēāļ™āļŦāļ™āļąāļ‡āļŠāļ·āļ­āļ—āļĩāđˆāļ‹āļ·āđ‰āļ­āļˆāļēāļ Google Play āđ‚āļ”āļĒāđƒāļŠāđ‰āđ€āļ§āđ‡āļšāđ€āļšāļĢāļēāļ§āđŒāđ€āļ‹āļ­āļĢāđŒāļšāļ™āļ„āļ­āļĄāļžāļīāļ§āđ€āļ•āļ­āļĢāđŒāļ‚āļ­āļ‡āļ„āļļāļ“

āļĢāļēāļĒāļāļēāļĢāļ­āļ·āđˆāļ™āđ† āļ—āļĩāđˆāđ€āļ‚āļĩāļĒāļ™āđ‚āļ”āļĒ Cesario Picca

āļŦāļ™āļąāļ‡āļŠāļ·āļ­āđ€āļŠāļĩāļĒāļ‡āļ—āļĩāđˆāļ„āļĨāđ‰āļēāļĒāļāļąāļ™

āļšāļĢāļĢāļĒāļēāļĒāđ‚āļ”āļĒ Isabella